sabato 18 gennaio 2014

MORTE MALINCONIA DEL BAMBINO OSTRICA di TIM BURTON

Lettura atipica quella di cui vi scrivo questa volta, sia di gusto che di interesse personale ovviamente. Non sono un appassionato di poesie o di saggi o di aforismi ( questi ultimi forse già un pochetto di più ) E' un mondo che francamente non mi appartiene non essendo io in grado di cogliere certe sfaccettature di quello che intendono comunicare e trasmettere tali opere ( possono sembrare banali ma le poesie sono molto più complesse di quanto ci si possa immaginare, anche perché ciascun essere vivente è in grado di dargli un significato diverso e per alcune tale denominazione acquisisce un senso sempre diverso dalla prima volta ) Il mio bagaglio culturale in fatto di poesia posso dichiarare tranquillamente essersi concluso una volta finite le scuole superiori. Eppure recentemente ho acquistato questo "Morte Malinconica del bambino Ostrica" edito dalla "Einaudi" nella categoria "Stile libero". Questo libro è una raccolta di poesie o ballate dir si voglia, accompagnate da una serie di illustrazioni infantili disegnate dallo stesso autore. Piccole storie sotto forma di filastrocche e rima che narrano di bambini "grotteschi" che sono tutto tranne che felici, segnati da un destino per nulla roseo. La malinconia fa da padrone in queste storie, la diversità, l'ignoranza delle persone e in questo caso degli adulti nei confronti di questi bambini presentatici più volte come essere strani, non umani, con malformazioni di ogni tipo. Tutti che andranno in contro al proprio destino e non possono evitarlo. Dal momento in cui sono venuti al mondo, sono già stati segnati. Le illustrazioni che permeano nel volume, descrivono follemente tutto il disagio e la diversità di queste creature, così diverse ma così umane nei loro atteggiamenti ingenui ed infantili, proprio perché sono dei bambini. Sentimenti e sensazioni narrate più e più volte dall'autore in quasi tutte le sue opere che per chi ancora non lo avesse capito o non ha letto il titolo del post, trattasi di "Tim Burton". Famoso regista Hollywoodiano che nel suo piccolo ha contribuito a creare delle perle in termini visivi e malinconia. "Edward Mani di forbice", "Il mistero di Sleepy Hollow"."The Nightmare Before Christmas" da cui quest'ultimo si può notare lo stile grottesco nel design dei personaggi ( in realtà questo film non venne diretto da lui ma da "Henry Selick", amico dello stesso Burton, però fu lui a creare il soggetto della storia e tutti i singoli personaggi e ambienti con le sue illustrazioni ) e tanti altri...
Confesso tranquillamente che questo libro l'ho comprato proprio perché è stato scritto da Burton ( se lo avesse scritto qualcun'altro che non fosse conosciuto a livello mediatico sicuramente lo avrei lasciato sullo scaffale a prendere polvere... anche se devo ammettere che come titolo forse avrebbe comunque suscitato il mio interesse ) Nonostante abbia visto più o meno tutti i suoi film, non mi ritengo essere un suo fan. Senza dubbio adoro i tre film che ho citato prima ed in particolare il primo, "Edward Mani di forbice" che con le storie di questo libro ha molti punti in comune. Il tema della malinconia e della diversità trattati fino alla nausea dal loro creatore.
Questo libro mi sento sinceramente di consigliarlo a tutti tranquillamente, anche perché trattandosi di un libro di poesie è molto breve e per nulla pesante ( sono molto chiare e semplici da capire ) I disegni grotteschi di Burton che personalmente mi piacciono, fanno da cornice a queste brevi storie come dicevo prima, sono carucci nella loro semplicità e danno quel tocco di libro per bambini che sono in grado di rendere leggero qualsiasi cosa. La tristezza di queste storie non dovrebbe essere una grande fonte di ostacolo. Perché nella loro drammaticità sono ironiche e qualche sorriso bene o male lo strappano. Un esempio lo abbiamo con la storia di "Testa di Melone" che potete leggere qui sotto

                         Testa di Melone


C'era una volta una cupa testa di melone, se ne stava seduto tutto il giorno pensando a come togliersi di torno.
E fu l'ultima cosa che pensò, poi una grande suola lo schiacciò.





Ammetto che come storia è molto bastarda e triste però quando la lessi una risata mi scappò dettata dallo stupore ed ironia dell'avvenimento ( e poi tale reazione l'ha riscontrata pure una mia amica a cui la feci leggere quindi non sono solo io lo stronzo insensibile U.U ) Inoltre l'edizione di cui io dispongo è provvista delle poesie anche in lingua madre verso le ultime pagine. Ed in un certo senso è pure interessante come cosa quella del confronto del prodotto originale con quello adattato nella nostra lingua. Tradotta tra l'altro dal fu "Nico Orengo", ( autore di poesie che personalmente non conoscevo proprio perché come dissi ad inizio recensione, i libri di questo genere non li considerò ) che per l'occasione reinterpretò interamente le poesie creando delle filastrocche che mantennero comunque il significato di quelle di Burton ( anche perché tradurre papale papale le poesie in un altra lingua senza adattarle nel modo giusto non avrebbero senso ) Insomma un'edizione più che discreta.



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