giovedì 5 giugno 2014

LA TRILOGIA DI BARTIMEUS di JONATHAN STROUD

L'estate sta tornando! E come ogni anno, decine di migliaia di migliaia di persone nel giro di poche settimane, si ritroveranno su una spiaggia intente a divertirsi, abbronzarsi, fare il bagno, giocare a pallavolo e tantissime altre cose ( alla faccia della crisi ). Poi ci sono gli stronzi come me che non potendosi permettere tale lusso, nei tempi morti dedicheranno il tempo ad aggiornare il proprio blog pur di sfuggire alla noia totale -.-
Ma bando alle ciance e veniamo a noi! Sicuramente alcuni di voi quando saranno sotto all'ombrellone si dedicheranno ad attività interessanti, come mettersi lo smalto sulle unghie dei piedi, giocare con le console portatili, barare ad UNO, leggere riviste di gossip o la gazzetta dello sport. Altri ancora leggeranno dei libri, scorrevoli e leggeri più indicati al periodo, magari di genere fantasy, o meglio ancora ( rullo di tamburi ) "La trilogia di Bartimeus".
Trilogia composta da "L'amuleto di Samarcanda", "L'occhio del Golem" e "La porta di Tolomeo".
La storia narra di Nathaniel, un ragazzino sui 13 anni che in seguito ad un torto subito decide di vendicarsi servendosi dell'aiuto di Bartimeus, l'essere impresso sulla copertina del libro che potremmo definire volgarmente come un demone. In realtà Bartimeus è un "Jinn", un'entità superiore che può essere convocata tramite rito magico. Il piccolo Nathaniel infatti è un apprendista mago, perché dovete sapere che le vicende narrate nel libro si svolgono in una Londra del ventesimo secolo appartenente ad un mondo parallelo, dove la magia esiste e gli stessi maghi sono al comando del governo mondiale. Nathaniel evocherà Bartimeus e gli ordinerà di rubare un oggetto molto importante custodito dal mago che gli ha fatto girare gli zebedei, nella fattispecie l'amuleto di Samarcanda che da il titolo al primo volume di questa trilogia. Bartimeus a tale richiesta reagirà in un modo tutto suo. Mi fermo qui col parlare della trama perché ricordo ancora una volta che non intendo fare anticipazioni per chi fosse interessato all'acquisto del libro. 
Dunque che dire? Erano anni che non leggevo un libro di questo genere, che fosse in grado di coinvolgermi fin dalla prima pagina. Quest'opera è riuscita addirittura in un'impresa che oggi come oggi, difficilmente un libro riuscirebbe a trasmettermi... farmi tornare ragazzino dentro. Il bello è che i personaggi non sono i classici stereotipi di molti libri fantasy per bambini, il piccolo Nathaniel non è il classico eroe senza macchia che agisce con propositi nobili, basta solo immaginare che il movente che lo spinge ad agire nel primo volume è una bastardata a danno di un'altra persona che è stata stronza con lui. Bartimeus nel corso dei tre libri tenderà fino alla nausea di riempirci di tutti i suoi ragionamenti bislacchi e contorti, salvo poi smentirsi nei momenti decisivi svestendosi di una copertura che forse non gli è mai appartenuta. Dal secondo libro si aggiungerà un terzo personaggio che non dirò chi sia per intrigarvi e farvi scoprire da soli chi possa essere e cosa vuole ottenere. La trilogia dalla sua ha la scorrevolezza, una storia non del tutto scontata perché col passare dei capitoli e dei libri segue tutto un suo percorso in continua evoluzione fino al finale. Bartimeus stesso si è rivelato essere una rivelazione tanto è vero che i capitoli che narrano la sua fetta di storia, ( ogni libro è suddiviso in capitoli dedicati appositamente a seguire le vicende dei due protagonisti ) sono narrate dallo stesso con enfasi, sarcasmo pungente ed, riferimenti personali extra scritti a pie di pagina. La parte dedicata al piccolo maghetto invece si serve del classico narratore esterno. 
Di "Jonathan Stroud" a parte questa trilogia non ho avuto il piacere di leggere altro. Guardando su internet ho saputo che è considerato una nuova promessa nel campo fantasy britannico e, che a Bartimeus ha dedicato un quarto libro, precisamente un prequel ambientato molti secoli prima durante il regno di "Salomone". Perché il Jinn stesso nei pie di pagina farà più di una volta riferimento di aver servito personaggi realmente esistiti. 
So anche che molti profani, hanno etichettato questa opera come un "Harry Potter" più oscuro... non c'entra un cazzo con quest'ultima saga posso assicurarlo. Se il paragone è dovuto per il semplice fatto che al suo interno possiamo ritrovare maghi e creature fantastiche come i Jinn, i folletti e tutto ciò che ha a che fare con la magia, bhe... avete toppato! Lo stile di "Stroud" ( meno ingenuo e diretto ) è molto diverso da quello della "Rowling" ( più infantile ed ingenuo, parlo per almeno i primi quattro libri, dal quinto in poi non ho avuto modo di sapere se la scrittura l'ha evoluta per adattarla a degli adolescenti ).
Potrei aggiungere tante altre cose per invogliarvi a recuperare almeno il primo volume, anche perché l'edizione di cui dispongo io ( la raccolta completa edita dalla "Salani Editore" ) pare essere esaurita e difficilmente reperibile. Nonostante abbia detto poche righe fa che con Harry Potter non c'entra una bega, mi permetto di consigliarlo a tutti gli amanti del maghetto di Hogwarts, penso troveranno nelle avventure di Bartimeus e Nathaniel un'alternativa più che valida.